12 febbraio 2024
Lettera rivolta ai consiglieri per la cittadinanza onoraria di Milano a Julian Assange
Abbiamo appena inviato una lettera ai consiglieri comunali di Milano per chiedere la discussione e l'approvazione della mozione presentata dai consiglieri Monguzzi, Pantaleo e Fedreghini per il conferimento della cittadinanza onoraria di Milano a Julian Assange.
Quello che segue è il testo, abbiamo bisogno della massima diffusione possibile. Dateci una mano e fatene buon uso.
Milano, 12.02.2024
OGGETTO: MOZIONE PER IL CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA A JULIAN ASSANGE
Egregio Sindaco, gentili Consiglieri e Consigliere,
è ormai di dominio pubblico il fatto che da 13 anni si consumi a livello internazionale un grave attacco ai diritti umani e alla libertà di stampa, iniziato dal caso di Julian Assange, il giornalista ed editore australiano che ha fondato Wikileaks nel 2006.
Wikileaks ha inventato un nuovo modo di fare giornalismo d’inchiesta, garantendo l’anonimità ai cosiddetti “informatori” o whistleblowers e pubblicando documenti e video riservati in collaborazione con un grande numero di media in tutto il mondo,come New York Times, le Monde, The Guardian, Der Spiegel e Repubblica.
Proteggendo i suoi informatori, Wikileaks ha anticipato la Direttiva europea 2019/1937
riguardante la protezione delle persone che segnalano illeciti di cui vengono a conoscenza in ragione del loro rapporto di lavoro nonché il Decreto legislativo di attuazione approvato a marzo 2023 dal nostro Consiglio dei Ministri.
Senza l’operato di Wikileaks, l’opinione pubblica non sarebbe mai venuta a conoscenza dei crimini di guerra commessi in Afghanistan e Iraq o di cosa avveniva realmente a Guantanamo e tanto altro ancora.
Il giornalismo d’inchiesta ha una lunga tradizione nei paesi anglosassoni e ci riferiamo per esempio ai giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein del caso Watergate (1972) ma anche all’economista, attivista e analista militare statunitense, Daniel Ellsberg (1931-2023), noto per aver pubblicato i Pentagon Papers, uno studio top secret sul processo decisionale del governo USA in relazione alla guerra del Vietnam.
Non a caso lo stesso Ellsberg si è espresso in sostegno di Assange e a favore di Wikileaks.
Julian Assange è un degno erede di questo tipo di giornalismo e gli innumerevoli riconoscimenti internazionali che gli sono stati conferiti ne sono la prova più lampante.
In Italia l’Ordine dei Giornalisti gli ha conferito la tessera ad honorem.
Per aver fatto il suo lavoro di editore e giornalista, Assange sta pagando un prezzo altissimo. Dal 2012 non è più un uomo libero e ha subito ripetute e sistematiche violazioni dei suoi diritti, tra le quali essere spiato durante le riunioni con i suoi avvocati dentro il consolato dell’Ecuador e aver subito un processo-farsa a seguito del suo arresto nel 2019.
Alla luce di questa persecuzione politica, sempre più persone e organizzazioni nel mondo si stanno mobilitando a favore di Julian Assange, come ad esempio: il Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, 15 attuali ed ex leader mondiali, 2 premi Nobel per la Pace, oltre 1700 giornalisti da 107 paesi, Amnesty International, Reporter senza frontiere, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e tanti altri.
Il 20 e 21 febbraio prossimi si terrà presso l’Alta Corte del regno Unito l’udienza finale sulla richiesta di estradizione di Assange negli USA. Se estradato, il fondatore di Wikileaks rischia una condanna a 175 anni di carcere.
Ecco perché le/i cittadine/i firmatari della presente vi chiedono di votare favorevolmente la messa in discussione della mozione in oggetto presentata dai Consiglieri Fedreghini, Monguzzi e Pantaleo per il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange, come già avvenuto in altre città italiane.
Vi chiediamo questo a riprova di una tradizione storica che vede la nostra città come capace di porsi verso il rispetto dei diritti umani, della solidarietà e dello spirito ambrosiano di condivisione.
Noi riteniamo che in un mondo fatto di divisioni e conflitti, si possa ancora convenire sulla importanza di valori chiamati “trasparenza”, “onestà intellettuale” e “verità”, al di sopra di qualunque concetto di appartenenza politica e di diatriba dialettica.
Inoltre siamo consapevoli anche del fatto che questa possa essere la nostra ultima e sola possibilità di dimostrare quanto riteniamo importante la libertà di parola e di stampa che consentono una libera informazione, pilastro fondamentale di ogni democrazia.
In ultimo vi informiamo che il 20 e 21 febbraio in molte città europee e italiane sono stati organizzati presidi, manifestazioni ed eventi. A Milano il 20 febbraio alle ore 17.00 è previsto un presidio davanti al Consolato britannico a cui vi invitiamo a partecipare.
In attesa di vostro cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Comitato per la Liberazione di Julian Assange - Italia
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Carlo Bartoli, Presidente Ordine dei Giornalisti
Vittorio Trapani, Presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana