Comitato Assange Italia

6 dicembre 2022

Libertà di informazione e strategia della tensione. Presidio per Julian Assange a Milano

 

DOMENICA 11 DICEMBRE DALLE ORE 15, DAVANTI AL CONSOLATO BRITANNICO DI MILANO IN PIAZZA DEL LIBERTY

Julian Assange ha fatto il suo dovere di giornalista, svelando attraverso WikiLeaks i crimini di guerra degli USA e della NATO.
Il 12 dicembre 1969, anniversario della strage di Piazza Fontana, è una data simbolica per la nostra città. È anche una data che ci invita a riflettere sul diritto ad una corretta informazione: fu infatti la bomba esplosa all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura ad inaugurare la cosidetta "strategia della tensione", uno dei periodi più oscuri, violenti ed eversivi della storia dell'Italia repubblicana. Nonostante bugie, depistaggi, complicità negli apparati deviati dello Stato e di organizzazioni internazionali, fu il lavoro di inchiesta a svelare parte della verità sulle stragi terroristiche che hanno insaguinato il nostro Paese.
È quindi doveroso ricordare le parole del compianto Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione:
“nel corso delle indagini che ho fatto sulle stragi commesse in Italia, dalla strage di Piazza Fontana alla strage dell'Italicus, dalla strage di Piazza della Loggia alla strage di Bologna e alle stragi di Capaci e via d'Amelio, nelle quali sono stati uccisi i miei colleghi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, oltre agli uomini delle scorte, si è accertato che l'esplosivo utilizzato veniva dalle basi NATO. In alcune di queste basi, si riunivano terroristi neri, ufficiali della NATO, mafiosi, uomini politici italiani e massoni, alla vigilia di attentati. Questo è stato riferito da testimoni diretti. E questo accade dai primi anni Sessanta ininterrottamente, sicché io sono convinto che la NATO ha avuto un ruolo negativo nella dinamica democratica di questo Paese ma anche di altri Paesi dell'Europa.”
In un contesto come quello attuale in cui l'Europa intera viene trascinata nella follia della guerra, quanto sarebbe importante e utile avere figure come Julian Assange libere e quindi in grado di mostrarci la verità tramite il proprio lavoro d'inchiesta?
Per queste ragioni saremo ancora in piazza, per la libertà di Julian Assange. Per la nostra libertà.
Con noi ci sarà Matt Ó Branáin, attivista neozelandese e ispiratore della catena umana che ha circondato il Parlamento britannico lo scorso 8 ottobre, vestito con la sua tuta da prigioniero di Guantanamo che indosserà fino al giorno della liberazione di Assange. Per l'occasione si esibirà nella performance Stand4Truth.
 
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