11 dicembre 2022
Libertà di informazione e strategia della tensione. Presidio per Julian Assange a Milano. Resoconto dell'iniziativa
Alla vigilia del cinquantatreesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, abbiamo nuovamente manifestato a favore di Julian Assange presso il Consolato britannico di Milano.
L'abbiamo fatto ricordando l'importante lavoro svolto da WikiLeaks nel rivelare i crimini di guerra della NATO e collegando quest'ultima al ruolo svolto nella strategia della tensione come affermato da Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione: “nel
corso delle indagini che ho fatto sulle stragi commesse in Italia,
dalla strage di Piazza Fontana alla strage dell'Italicus, dalla strage
di Piazza della Loggia alla strage di Bologna e alle stragi di Capaci e
via d'Amelio, nelle quali sono stati uccisi i miei colleghi Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino, oltre agli uomini delle scorte, si è
accertato che l'esplosivo utilizzato veniva dalle basi NATO. In alcune
di queste basi, si riunivano terroristi neri, ufficiali della NATO,
mafiosi, uomini politici italiani e massoni, alla vigilia di attentati.
Questo è stato riferito da testimoni diretti. E questo accade dai primi
anni Sessanta ininterrottamente, sicché io sono convinto che la NATO ha
avuto un ruolo negativo nella dinamica democratica di questo Paese ma
anche di altri Paesi dell'Europa”.
Ad accompagnarci per l'occasione c'è stato Matt Ó Branáin, attivista neozelandese e ispiratore della
catena umana che ha circondato il Parlamento britannico lo scorso 8
ottobre, vestito con la sua tuta da prigioniero di Guantanamo che
indosserà fino al giorno della liberazione di Assange, che si è esibito nella performance Stand4Truth suscitando un forte interesse tra i numerosi passanti che si sono fermati a farsi fotografare con un messaggio a sostegno del fondatore di WikiLeaks.
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