Comitato Assange Italia

20 dicembre 2019

Iniziative di sensibilizzazione sulla difesa della libertà di informazione e di solidarietà con il giornalista Julian Assange

Città metropolitana di Milano
Comune di Cornaredo
COPIA DELL'ORIGINALE

DELIBERAZIONE C.C. n. 65 DEL 20/12/2019

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale

OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE "INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA DIFESA DELLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E DI SOLIDARIETÀ CON IL GIORNALISTA JULIAN ASSANGE".

L'anno duemiladiciannove, addì venti del mese di dicembre alle ore 21:00, nella sala delle adunanze consiliari, a seguito di regolare convocazione, si è riunito il Consiglio comunale con l'interverto dei signori:

Yuri SANTAGOSTINO Veronica URSOP
Carlo MEREGALLI Renzo AIRAGHIP
Marco BRIANZA Renato LAVIANIP
Susanna DAMETTI Christian GAMBINIA
Elena AIRAGHI Renato TIRABOSCHIP
Claudia MUNERO Saverio VERBARIP
Pompilio CRIVELLONE Rosalba Antonia  LOCATIP
Vincenzo Salvatore BONGIORNO Marco CARDILLOP
Silvia LISENA

TOT. ASSENTI1  TOT. PRESENTI16

Partecipa alla seduta il sig. Giulio NOTARIANNI, Segretario comunale.

Assume la presidenza la sig.ra Susanna DAMETTI, Presidente, la quale, riscontrata la legalità dell'adunanza, dichiara aperta la seduta.

Il verbale integrale della seduta consiliare odierna è riprodotto su file audio e conservato agli atti della Segreteria generale.

Il Capogruppo consiliare del Movimento Cinque stelle, sig. Marco CARDILLO, da lettura del testo della mozione dal titolo: "Iniziative di sensibilizzazione sulla difesa della libertà di informazione e di solidarietà con il giornalista Julian Assange" (prot. n. 29.465 del 16/12/2019).

Seguono gli interventi dei consiglieri comunali, sigg.ri: MEREGALLI, AIRAGHI, CARDILLO, CRIVELLONE, MUNERO, BRIANZA.

Dopo breve sospensione della seduta, viene concordato da parte dei gruppi consiliari un emendamento al testo per quanto concerne la parte dispositva, recependo le indicazioni emerse nel corso della discussione. Il testo così come emendato viene di seguito riportato.

PREMESSO CHE

Julian Assange, giornalista, programmatore e attivista australiano in questo ultimo ventennio si è contraddistinto nel panorama internazionale dell'informazione per la continua ricerca della "verità" a tutti i livelli politici e istituzionali, sfidando la secretazione delle informazioni da parte dei governi, superando le barriere informatiche, portando alla ribalta internazionale le reali motivazioni che hanno determinato la distruzione di interi Paesi, attraverso guerre che sono risultate solo espressione di un neo-imperialismo delle superpotenze.

Il nome di Assange è legato ad una esperienza che, a partire dal 2006, ha incrociato investigazione, giornalismo e attivismo. In quell'anno è il promotore e capo-redattore del sito web Wikileaks, in cui vengono pubblicati documenti a contenuto politico, provenienti da fonti anonime, dando notorietà a stragi e scandali contemporanei: i bombardamenti in Yemen, la corruzione nel mondo arabo, le esecuzioni extragiudiziarie da parte della polizia keniana, la rivolta tibetana in Cina (2008), lo scandalo petrolifero in Perù e le e-mail del Governo turco dopo le misure repressive di Erdoğan nel 2016.

Julian Assange ha dimostrato, con il suo staff, di agire nel solco del giornalismo d'inchiesta, raggiungendo grande popolarità nell'arco del triennio 2007÷2009, quando il sito conta circa 1200 informatori volontari, con picchi massimi di visite da tutte le parti del globo.

Il 25 luglio 2010 Wikileaks pubblica una raccolta di 91.731 documenti militari relativi alla guerra in Afghanistan.

Nell'ottobre 2010 Wikileaks diffonde più di 300.000 documenti riservati dell'esercito statunitense che rivelano nella loro crudezza i crimini di guerra degli Stati Uniti perpetrati durante il conflitto in Iraq.

PRESO ATTO CHE

la diffusione di materiale diplomatico considerato lesivo per i governi coinvolti, ha reso Julian Assange una persona "scomoda", generando nei suoi riguardi una serie di pressioni e atti di accusa che portano ad emanare da parte del Tribunale di Stoccolma un mandato d'arresto in contumacia nei suoi confronti, con l'accusa di stupro, molestie e coercizione illegale; questo in data 18 novembre 2010 (4 settimane dopo la pubblicazione dei documenti segreti sulla guerra in Afghanistan).

Nello stesso anno la Svezia presenta una richiesta di estradizione alle autorità britanniche: appare evidente come essa sia finalizzata a una estradizione negli Stati Uniti dove lo attende un processo per violazione dell'Espionage act, legge statunitense varata nel 1917 e, dopo un percorso accidentato, confermata nel 1919.

Il 2 novembre 2011 l'Alta corte di Londra dà il via libera all'estradizione richiesta dalla Svezia.

Alla metà di giugno 2012 la Corte Suprema britannica rigetta il ricorso contro l'estradizione. Assange si rifugia presso l'ambasciata dell'Ecuador a Londra, chiedendo asilo politico in quanto perseguitato, dove vi resterà per sette anni fra condizioni di salute precarie e senza alcun contatto con l'esterno.

Questo periodo di clausura forzata termina l'11 aprile del 2019, giorno in cui Assange viene arrestato a Londra dalla polizia metropolitana. In seguito alla revoca dell'asilo politico il giornalista ed editore australiano viene consegnato dalle autorità ecuadoriane a quelle britanniche.

Il giorno stesso dell'arresto, le autorità inglesi hanno reso nota la richiesta di estradizione dagli USA a conferma di quanto ipotizzato all'epoca delle accuse di stupro.

Va sottolineato che il caso riguardante le accuse di stupro, ormai chiuso, è stato riaperto all'indomani dell'arresto, nel maggio 2017.

ll 1 Maggio 2019 la Westminster court condanna Assange a 50 settimane di reclusione per violazione della procedura di libertà provvisoria, da scontare nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh (noto come la "Guantanamo britannica").

CONSIDERATO CHE

Mark Felt, vicedirettore dell'FBI, rischiò e sacrificò ogni cosa, compresa la famiglia, la carriera e persino la libertà, per rendere note le informazioni di cui era a conoscenza, le quali portarono alle dimissioni di Richard Nixon nel famoso caso Watergate.

L'inchiesta giornalistica sul Watergate promossa da due reporter, Bob Woodward e Carl Bernstein, suscitò la crescente attenzione dell'opinione pubblica per la vicenda che, iniziata come modesto reato compiuto da personaggi secondari, crebbe fino a coinvolgere lo stesso Nixon ed i suoi più stretti collaboratori. Venne scoperto che il suo sistema di governo era incentrato su attività illegali di controllo e spionaggio interno, attuate allo scopo di mantenere il potere ispirando il film "Tutti gli uomini del Presidente". Tale giornalismo d'inchiesta portò alle dimissioni del Presidente Nixon (il Presidente degli Stati Uniti d'America è il Comandante in capo delle Forze armate e custode dei codici militari per il lancio delle testate nucleari).

Nel suo discorso sulla libertà di stampa, tenuto il 25 luglio 2019, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella disse:
"Quando nel 1971 la Corte Suprema degli Stati Uniti fu investita del caso Pentagono papers, che portò alla luce la politica americana sul Vietnam rivelando segreti di quel conflitto, il Giudice Black tornò allo spirito che, ben 182 anni prima, aveva animato i loro padri fondatori nel contemplare, nel primo emendamento, il divieto di varare qualsiasi legge volta a limitare la libertà di parola o di stampa".
"Nel primo emendamento — argomentò Black — i padri fondatori dettero alla libertà di stampa la protezione che le occorreva per assolvere il suo ruolo essenziale nella nostra democrazia. La stampa era fatta — aggiunse — per servire i governati, non i governanti. Il potere del Governo di censurare la stampa fu abolito affinché essa rimanesse per sempre libera di censurare il Governo. La stampa fu protetta — concluse — affinché essa potesse mettere allo scoperto i segreti del Governo e informare il popolo". …"La Corte Suprema degli Stati Uniti d'America compì in quella circostanza una straordinaria ed efficace difesa della libertà delle persone attraverso la garanzia della libertà".
L'Unione nazionale cronisti italiani (UNCI) assegnò a Wikileaks il Premio cronista 2011 "Piero Passetti". Secondo l'UNCI Wikileaks non ha mai derogato ai principi della professione giornalistica circa la verifica della notizia, la tutela delle fonti, l'interesse pubblico della notizia. Applicando la tecnologia avanzata a questi fondamenti del giornalismo, Wikileaks conferma che senza i cronisti non esisterebbe la professione che il web è solo uno strumento potente per una diffusione generalista della notizia, per una informazione corretta e completa.

APPRESO CHE

per Julian Assange si evidenzia la violazione dei diritti umani, attraverso una violenza psicofisica esercitata nella sua detenzione, un vero attentato alla libertà di espressione e informazione.
La gravità della situazione ha determinato la nascita di tanti comitati nelle maggiori città al mondo, tra cui il "Comitato per la Liberazione di Julian Assange - Italia" che sta organizzando una serie di manifestazioni, raccolta firme ed iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sulla difesa della libertà di stampa.

RILEVATO CHE

gli Stati Uniti, con la richiesta di estradizione per Assange contestano la diffusione, tramite Wikileaks, di documenti statunitensi coperti da segreto e la ripetuta violazione dello Espionage act.

L'Espionage act è una legge promulgata nel 1917 per regolamentare la divulgazione di documenti coperti dal segreto di Stato o di informazioni sensibili che mettono a repentaglio la sicurezza nazionale. La legge non contempla la possibilità che informazioni di pubblico interesse, anche se secretate, possano essere divulgate. Tuttavia l'applicabilità, almeno fino ad oggi, non era stata estesa anche ai giornalisti interessando soltanto i funzionari di Stato.

L'accusa di violazione dell'Espionage act negli Stati Uniti può costare l'ergastolo ed anche la pena di morte.

La situazione di Julian Assange, ristretto nella sua triste ed opprimente detenzione presso il carcere di Belmarsh, ha portato Nils Melzer, inviato speciale dell'ONU contro la tortura, ad affermare che le sue condizioni presentano "i segni tipici dell'esposizione prolungata alla tortura psicologica".

Non ci sono ulteriori aggiornamenti o informazioni che lascino intravedere spiragli positivi sulla condizione di Assange presso il carcere di Belmarsh, mentre il tribunale britannico nella figura del Giudice Emma Arbuthnot ha fissato la prima data dell'udienza per il 25 febbraio 2020 e ci si aspetta che le altre si svolgano nel corso di 5 giorni.

PER QUESTI MOTIVI

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

• ad avviare una interlocuzione con Amnesty international e tutte le associazioni che operano nel mondo della salvaguardia e difesa dei diritti umani, affinché venga assicurata ufficialmente la garanzia e tutela delle condizioni di salute fisica e psicologica per Julian Assange durante la detenzione;

• ad inviare alla Commissione Affari esteri del Parlamento italiano una comunicazione ufficiale, che solleciti a tal proposito una presa di posizione del Governo italiano verso il Governo britannico, sul cui suolo Assange è attualmente detenuto, così come verso il Governo americano che ne ha richiesto l'estradizione.

Il Consigliere comunale Marco CARDILLO (M5S).

Il Presidente pone, quindi, in votazione la mozione nel testo così come emendato:

assentin. 1 (GAMBINI)  presenti16

Con n. 10 voti favorevoli, n. 2 voti contrari (MEREGALLI e CRIVELLONE), n. 4 astenuti (LAVIANI, TIRABOSCHI, VERBARI, LOCATI), espressi nei modi di legge dai n. 16 consiglieri comunali presenti e votanti,

IL CONSIGLIO COMUNALE

richiamata la votazione sopra riportata,

APPROVA

la mozione dal titolo: "INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA DIFESA DELLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E DI SOLIDARIETÀ CON IL GIORNALISTA JULIAN ASSANGE", nel testo così come emendato nella parte dispositiva, come sopra riportato.

Allegati alla presente e depositati in unico esemplare presso l'Ufficio Segreteria generale:

Mozione M5S — testo originario (prot. n. 29.465 del 16/12/2019).

Il presente processo verbale previa lettura, è stato approvato e formato a termini di legge.

Il Presidente
Susanna DAMETTI
Il Segretario comunale
Giulio NOTARIANNI

La presente copia informatica, destinata unicamente alla pubblicazione sull'Albo pretorio telematico, è conforme al documento originale ai sensi del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Il corrispondente documento digitalmente firmato è conservato negli archivi del Comune di Cornaredo.

Discorso sulla libertà di stampa del Presidente della Repubblica Italiana

Wikileaks

Comitato per la Liberazione di Julian Assange - Italia

Nils Melzer: smascherare la tortura di Julian Assange

Delibera del Consiglio comunale n. 65 del 20/12/2019

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